A partire dagli anni '50 del secolo scorso, attreverso le sue mani il Maestro Walter Furlan contribuì a plasmare la storia del vetro di Murano.
Costretto dagli eventi della guerra a diventare il capofamiglia, iniziò fin da bambino a lavorare nelle fornaci affiancando i maestri più importanti del tempo (da Alfredo Barbini a Carrara, da Maramaccio a Fuga), arrivando — grazie ad una dedizione instancabile unita ad un talento cristallino — a diventare Maestro a soli 20 anni, padroneggiando con assoluta maestria tutte le tecniche di lavorazione del vetro con una creatività capace di coniugare finezza intellettuale e sapienza realizzativa.
La passione di Furlan per artisti come Chagall, Modigliani, e soprattutto per Picasso, lo portò a riprodurre in vetro celebri soggetti pittorici: le sue Maria Teresa, le sue Dora Maar e i suoi tori picassiani, così come le figure di Modignani, sono tra le sue opere più riconoscibili e apprezzate. Ma il Maestrocollaborò anche con Lindstrom, Alinari, Barattini, Wagner e molti altri. Alcuni dei suoi lavori sono esposti al Museo del Vetro di Murano.
Una vita intera passata in fornace insegnò al Maestro, meglio di qualunque università, che il vetro prima di essere plasmato deve essere inteso e rispettato nelle sue qualità, gli trasmise la conoscenza del ritmo e dei tempi dell’arte vetraria, la consapevolezza che i gesti necessari per la realizzazione di un’opera vanno contati come le battute di uno spartito musicale: il lavoro nella sua fornace suonava come una sinfonia meravigliosa, tenuta in vita oggi, dopo la scomparsa del padre nel 2018, dal figlio Mario.
LA SAPIENZA CHE SCORRE NELLE MANI
Visitando la vetreria Venier si ha la sensazione di essere in una antica bottega rinascimentale italiana dove il lavoro incessante si intrecciava con la creatività dei maestri, la conoscenza dei materiali, il rigore, i desideri di dame e committenti, la riverente ubbidienza degli assistenti.
Figure centrali sono sicuramente i Maestri vetrai che fin dalla più giovane età (10-12 anni) hanno condiviso la loro esistenza con l’incandescenza del vetro: in loro vive l’esperienza e la tradizione di secoli di storia, rinnovata attraverso la specializzazione in poche, se non in un’unica, lavorazione per la quale sono conosciuti e stimati: c’è chi infatti è maestro nei lampadari, chi nelle sculture, chi nei vasi… e la loro fama è giunta fino a importanti Capi di Stato e le loro opere trovano posto nei musei più famosi del mondo.
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